La settimana scorsa, siamo andati a trovare il nostro contadino di fiducia (coltiva tutto con metodo biologico) e come sempre abbiamo comperato alcuni dei suoi ottimi prodotti.
Giancarlo, così si chiama, oltre a lavorare la terra è anche un bravissimo apicoltore, da lui abbiamo acquistato il miele e la cera per autoprodurre il burro cacao e i lumini da usare nei diffusori per aromi. Nel prato dietro casa sua lui tiene le casette delle api e quale momento migliore per far vedere ai bimbi il risveglio delle api che con il caldo di questi giorni hanno iniziato ad uscire (escono dagli alveari solo quando la temperatura supera gli 11°C) alla ricerca di cibo; che al momento non è disponibile visto la siccità (è da molto che non piove e non nevica), nemmeno i noccioli possono dare polline (la loro fioritura avviene in pieno inverno).
Fortunatamente Giancarlo da attento apicoltore ha lasciato, all'inizio dell'inverno, all'interno di ogni alveare circa 18 Kg di miele; ora, come spiegava ai bambini, le api non trovando cibo cercano di "saccheggiare" gli alveari vicini; ma è difficile perché ci sono i "buttafuori" (api sentinella) che fermano ogni intruso.
Per quasi un'ora i bambini hanno osservato le api, le hanno toccate (la paura che aveva il piccolo è svanita con le spiegazioni rassicuranti di Giancarlo), hanno visto l'interno dell'alveare, ma soprattutto hanno preso e mangiato il miele direttamente dai favi (è un insieme di celle esagonali di cera costruito dalle api per contenere le larve della covata e per immagazzinare miele e polline).
Per i bimbi è stato un pomeriggio indimenticabile, ricco di nuove esperienze che porteranno con sè per sempre.
Che bello!!Peccato che ci siano sempre meno contadini come Giancarlo..
RispondiEliminaL'hai detto, è difficile trovare persone che usano il loro tempo a spiegare ai bimbi.
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